MediaPro, che ha acquistato i diritti tv della serie A, mette all’angolo Sky e Premium
di Carmine Calabrese
L’acquisizione della società spagnola MediaPro dei diritti tv dei prossimi tre campionati di serie A per 1 miliardo 50 milioni e rotti a stagione assesta un durissimo colpo a Sky e Premium. Le due pay-tv, che fino ad oggi hanno monopolizzato il mercato in questo settore, a seguito di questa nuova situazione non potranno più offrire ai propri abbonati in esclusiva(i primi sul satellite, i secondi sul digitale terrestre) il calcio italiano. MediaPro, infatti, stringerà accordi non solo con Sky e Mediaset(che ha già annunciato che non intende spendere più di 200 milioni di euro) ma anche con altri operatori come Perform, Fastweb, Amazon, Tim e Vodafone. Le offerte della società spagnola alla Lega erano due. Ma solo la prima è stata presa in considerazione, quella che prevede per MediaPro il ruolo di rivenditore dei diritti della serie A ai bodcaster interessati. La seconda offerta, quella che conteneva il progetto di un canale telematico con le gare di A e B e un palinsesto attivo 7 giorni su 7 da dare in affitto alle diverse piattaforme, non è stata accettata perchè non inerente al bando. Appare, perciò, assai improbabile che l’Antirust, che si dovrà pronunciare in merito entro 45 giorni, annulli il bando come richiesto da Sky(che aveva offerto alla Lega per lo stesso pacchetto acquisito dagli spagnoli 630 milioni di euro). Secondo i legali della società di Murdoch( che nelle ultime ore hanno ammorbidito la loro posizione) la proposta fatta da MediaPro è inammissibile perchè il gruppo audio-visivo catalano, pur avendo presentato un’offerta per il bando rivolto esclusivamente agli intermediari indipendenti, non opererebbe come tale, ma come un vero e proprio operatore della comunicazione. Una tesi, quest’ultima, che non sembra stare in piedi, perchè, come già accennato sopra, la Lega ha accettato solo la prima delle due offerte della società spagnola. Nel nostro settore, riferendosi alla piccata reazione di Sky, ha dichiarato Luigi De Siervo, amministratore delegato di Infront Italia(la società che ha assistito la Lega in quest’operazione) “bisogna anche saper perdere sportivamente”. Una sconfitta che potrebbe costare caro sia alla società di Murdoch che a quella della famiglia di Berlusconi. Le due pay- tv , già, in crisi perchè il loro numero di abbonati non cresce più( si è assestato i intorno ai 7 milioni, 4,8 Sky, 1,8 Premium, ben lontano dai dieci milioni auspicato tre anni fa) dovranno confrontarsi con una nuova realtà la concorrenza, sconosciuta fino ad oggi ai due colossi della comunicazione. Concorrenza che li costringerà ad abbassare ulteriormente i prezzi dei loro abbonamenti(strategia, tra l’altro, che già stanno perseguendo). Una guerra al low-cost che potrebbe tradursi nei prossimi anni in un forte ridimensionamento di Premium e Sky. La società di Murdoch in particolare, che potrebbe passare alla Walt Disney che ne ha già rilevato il 40%, tra l’altro, dovrebbe rinunciare anche all’adult, che mal si concilierebbe con la politica della società americana, indebolendo ulteriormente il suo appeal presso il pubblico italiano.